Cooperazione Weekend

Ti intendi di arte?

I musei ti sembrano una rottura? Peccato! Forse è perché pensi che l’arte debba per forza essere bella. In realtà, il suo interesse va oltre le semplici considerazioni estetiche. Ogni opera è uno specchio del suo tempo. Vediamo se riusciamo a incuriosirti…

Rinascimento (tra il 1400 e il 1500): è un periodo di ­rinascita, ok. Ma rinascita da cosa? Durante il Rinascimento, si considera retrograda la visione del mondo ­degli uomini del Medioevo. È quindi necessario tornare agli splendori dell’Antichità. Dal XIV secolo, a partire dall’Italia, inizia un’epoca di fermento culturale che mette al centro l’essere umano, il suo corpo e le sue capacità ­intellettuali. Per questo nelle opere di Michelangelo, Botticelli (1) e altri si vedono molti corpi dalle proporzioni perfette e con un’anatomia realistica. Ma oltre a recuperare i canoni della bellezza antica, l’arte rinascimentale mira a esaltare la coscienza dell’individuo. Prendi l’esempio dell’autoritratto più famoso dell’artista tedesco ­Albrecht Dürer (2). Ti ricorda qualcuno? Gesù? Beh, non è un caso.

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Barocco (tra il 1600 e il 1760): è un periodo incentrato sulla drammaticità. L’armonia che pervade l’arte rinascimentale cede il posto a un’intensità travolgente. Con il loro aspetto dinamico, le opere di questo periodo risvegliano forti emozioni all’epoca della realizzazione e anche per questo se ne fa spesso un uso strumentale: per la Controriforma in seno alla Chiesa Cattolica o per l’autoglorificazione delle monarchie assolute. Il barocco ­nasce in Italia, casa del grande maestro della teatralità più drammatica. Grazie a un uso sapiente del «chiaroscuro», Caravaggio (3) crea opere che suscitano emozioni immediate. In che senso? Per capirlo, guarda la sua ­famosa Medusa (4). Ma anche nell’Europa del Nord ci sono pittori barocchi bravissimi. Per esempio Rembrandt o Pieter Paul Rubens, con i suoi corpi estremamente prosperosi.

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Classicismo (ca. 1750- 1820)

Romanticismo (ca. fine 18. sec.-metà 19. sec.)

Impressionismo (ca. 1860-1890)

Post-impressionismo (ca. 1880-1905)

Realismo (ca. metà 19. sec.-1920)

Simbolismo (ca. fine 19. sec.-1920)

Espressionismo (da fine Ottocento al 1920 circa): che differenza c’è tra impressionismo ed espressionismo? Semplificando un po’, possiamo spiegarla così: l’impressionismo vuole rappresentare impressioni fugaci della natura secondo lo sguardo soggettivo dell’artista. Non si tratta di riprodurre la realtà nel dettaglio, ma di mostrare un’istantanea. Da lì nascono varie correnti che si ­distanziano sempre più dall’idea originale. Quella più eclatante è l’espressionismo, un movimento particolarmente forte in Germania. Con le loro opere, artisti come Ernst Ludwig Kirchner (11) vogliono sconvolgere, mettere a nudo i tormenti e le paure della loro epoca, segnata dall’orrore della Prima guerra mondiale. I colori intensi e le forme esagerate non devono raffigurare quello che è visibile agli occhi, ma esprimere uno stato d’animo interiore.

11.
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Cubismo (ca. 1906-1914)

«Il fumatore» di Juan Gris, 1913
«Il fumatore» di Juan Gris, 1913

Dadaismo (ca. 1916-1920)

Quale di queste è un’opera d’arte?

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C
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La risoluzione è dopo l'espressionismo astratto. Continua a scorrere!

Surrealismo (ca. 1920-1940)

Espressionismo astratto (ca. 1940-1960): Superfici ­monocolori, pittura sgocciolata a casaccio su una grande tela… E questa sarebbe arte (15)?! Chiunque sarebbe in grado di farlo! Ma non è questo il punto. Se dalla fine degli anni Quaranta del Novecento molti artisti si danno all’arte astratta, non è perché non sanno dipingere in altro modo. Dietro c’è un messaggio di liberazione dell’arte e di opposizione al nazismo, che ha vietato praticamente tutto ciò che si discosta dall’arte popolare tradizionale. L’espressionismo astratto ha origine negli Stati Uniti, che accolgono molti artisti europei in fuga dalla persecuzione degli ebrei. L’action painting di Jackson Pollock o le superfici monocolori di Mark Rothko non sono quindi banali pasticci, ma simboli di ­libertà artistica. Il risultato è astrazione invece che perfezione, ­ovvero l’opposto della pittura voluta dai nazisti.

15. «Numero 17» di Jackson Pollock, 1949
15. «Numero 17» di Jackson Pollock, 1949

Soluzione al dadaismo: Numero B, fontana di Marcel Duchamp ©ProLitteris

Pop-Art (metà anni 1950-fine 1960)

Arte minimalista (ca. 1960-oggi)

Arte contemporanea

Louvre di Lego
Lego Art Andy Warhol’s Marilyn 
Monroe, fr. 94.95, su
Louvre di Lego Lego Art Andy Warhol’s Marilyn Monroe, fr. 94.95, su microspot.ch.

Cooperazione Weekend

Un'iniziativa nata dalla collaborazione di Cooperazione e 20 minuti, i due maggiori giornali della Svizzera, per lanciare un nuovo magazine di tendenza per l'inizio del fine settimana. «Cooperazione Weekend», disponibile da subito all'interno di 20 minuti, esce tutti i venerdì in tre lingue.