Una realtà quotidiana per molti svizzeri: il lavoro ridotto. Ecco alcuni punti da tenere in considerazione.
Una realtà quotidiana per molti svizzeri: il lavoro ridotto. Ecco alcuni punti da tenere in considerazione.
Sponsored

Lavoro ridotto: le domande e risposte più importanti

A partire dall’inizio della crisi sanitaria, circa un anno fa, il lavoro ridotto è diventato una realtà per molti lavoratori in Svizzera. È anche il vostro caso? Ecco le risposte alle domande più importanti.

Secondo la SECO, in febbraio sono state accordate indennità per lavoro ridotto a circa 835 000 lavoratori. Anche voi siete attualmente in lavoro ridotto o potreste esserlo a breve? Ecco cosa c’è da sapere.

Cos’è il lavoro ridotto?

Per mantenere i posti di lavoro, le imprese possono ridurre temporaneamente il tempo di lavoro dei propri collaboratori o interromperlo completamente.

Come funzionano le indennità per lavoro ridotto?

Quando, per motivi economici, gli affari non vanno bene, il datore di lavoro può richiedere il lavoro ridotto ai suoi collaboratori. Le interruzioni del ciclo produttivo che, come l’attuale situazione sanitaria, sono da ricondurre a misure introdotte dalle autorità, sono tra i casi che permettono di richiedere il lavoro ridotto. In questo modo continuerete a ricevere la maggior parte del vostro salario: il datore di lavoro riceverà i fondi dall’assicurazione contro la disoccupazione.

A quanto ammontano le indennità per il lavoro ridotto?

Riceverete l’80 per cento della perdita di guadagno derivante dall’introduzione del lavoro ridotto. Se guadagnate meno di 3470 franchi, riceverete invece il 100 per cento sotto forma di indennità. La classificazione del lavoro a tempo parziale viene calcolata in base al salario per il lavoro a tempo pieno.

Devo prima utilizzare le ore messe da parte come straordinari?

Generalmente sì ma a causa della particolare situazione sanitaria, con il pacchetto di misure del 20 marzo 2020 è stato deciso che in questo caso le ore di straordinari messe da parte prima dell’introduzione del lavoro ridotto non devono necessariamente essere utilizzate.

Per quanto tempo vengono versate le indennità per lavoro ridotto?

Le imprese possono avvalersi del lavoro ridotto per un massimo di 12 mesi in un periodo di due anni. A causa della situazione attuale, il tempo è stato aumentato a 18 mesi.

Posso rifiutare il lavoro ridotto?

Sì, il datore di lavoro deve ottenere il consenso scritto da parte dei collaboratori. Se questo non viene concesso, il datore di lavoro deve continuare a versare il salario pieno al collaboratore secondo quanto stabilito nel contratto di lavoro.

Il mio capo può pretendere che io lavori a tempo pieno nonostante il lavoro ridotto?

No, fintanto che vengono versate le indennità per lavoro ridotto, i collaboratori devono lavorare meno o addirittura non lavorare. Se il datore di lavoro richiede la presenza a tempo pieno, dovrà versare il salario pieno utilizzando naturalmente i fondi della ditta.

Se dovessi essere licenziato, riceverei comunque le indennità per lavoro ridotto da parte dell’assicurazione contro la disoccupazione?

No. Le indennità di disoccupazione vengono calcolate sulla base del salario normale e non dello stipendio percepito durante il lavoro ridotto.

Promozione Salute Svizzera risponde alle 3 domande più importanti sul tema lavoro ridotto

1. Improvvisamente: lavoro ridotto! Come gestire il fatto che da un momento all’altro non si può più lavorare o si lavora solo a tempo parziale?

È molto importante mantenere una comunicazione onesta con il collaboratore durante il lavoro ridotto. Una cultura di scambio aperta, trasparente e interattiva è essenziale. I dubbi e le paure dei collaboratori devono essere presi sul serio. I quadri dirigenti devono informare regolarmente i collaboratori in merito agli ultimi sviluppi. Una routine giornaliera fissa contribuisce a creare una giornata strutturata. Le imprese con il label «Friendly Workspace» di Promozione Salute Svizzera dispongono di strutture e processi adeguati per aiutare quadri dirigenti e lavoratori a sormontare velocemente queste difficili sfide.

2. Lavoro ridotto e home office: quanto è complicata la nuova situazione per i collaboratori?

L’insicurezza sul posto di lavoro e la mancanza di contatti personali possono riflettersi negativamente sulla motivazione e sulla salute psichica. È importante promuovere contatti regolari con e tra colleghi. Le imprese con il label «Friendly Workspace» comunicano in modo chiaro cosa si aspettano dai propri collaboratori durante la situazione attuale e quando: la vita privata dovrebbe restare sempre separata dal lavoro.

3. Cosa può fare il datore di lavoro per far sì che i collaboratori restino motivati nonostante il lavoro ridotto?

Si possono organizzare ad esempio riunioni follow-up settimanali sul tema «benessere», coaching individuali o di gruppo oppure workshop per i quadri dirigenti. I dirigenti hanno un ruolo molto importante e dovrebbero dimostrarsi sempre presenti: ad esempio tramite aggiornamenti online sulla situazione attuale. Questo rafforza il senso di identificazione con il datore di lavoro e promuove una struttura aziendale sana. «FWS Office», la nuova offerta di Promozione Salute Svizzera, mette a disposizione kit e checklist adatti.

Gestione della salute in azienda di Promozione Salute Svizzera: abbonatevi ora alla nostra newsletter e restate sempre aggiornati!

Sponsored

Questo contenuto è stato creato da Commercial Publishing in collaborazione con Gesundheitsförderung Schweiz. Commercial Publishing è l’unità di Content Marketing che produce contenuti commerciali su mandato di 20 Minuti e Tamedia.

I lavoratori cambiano sempre più spesso lavoro. Le aziende devono quindi posizionarsi come datori di lavoro interessanti e mantenere i loro dipendenti a lungo termine. Il marchio Friendly Work Space della fondazione Promozione Salute Svizzera sostiene le aziende che si impegnano per la salute dei loro collaboratori. Distingue le aziende che attuano la gestione della salute in impresa sistematica per offrire condizioni di lavoro esemplari ai loro dipendenti.