Cooperazione Weekend

Piante Commestibili

Prati e boschi sono un orto meraviglioso se sai riconoscere le sue verdure. Di seguito alcune piante facili da trovare e riconoscere, per dare un tocco «selvaggio» alla cucina di tutti i giorni.

Ortica – Urtica  dioica

Tratti distintivi: Punge. E ama stare vicino ai luoghi abitati, perciò si trova senza grandi sforzi nei giardini incolti e ai margini dei paesi. Si può cogliere per tutta la primavera.

In cucina: Si usano le foglioline nuove, le punte del fusto, tagliate con una forbice. Cuocerle annulla l’effetto pungente e le rende simili allo spinacio. Si presta per risotti o come contorno.

L’idea: Creare degli involtini con delle ­fettine di vitello ripiene di ortiche lessate e formaggio filante e rosolarli su tutti i lati.

Sarà quella giusta: Se non punge potrebbe essere una falsa ortica, anch’essa commestibile.

Abete rosso – Picea  abies

Tratti distintivi: Occorre recarsi in montagna per trovarlo, ma in questa stagione ­offre dei germogli da favola, da cogliere solo quando sono verde chiaro brillante.

In cucina: I germogli crudi o appena scottati insaporiscono verdure, patate e insalate.

L’idea: Un’insalata di carote grattugiate con germogli di abete e salsa agrodolce con miele, aceto e senape.

Sarà quella giusta: Se non distingui un abete da un larice non morirai: i germogli di entrambi sono deliziosi.

Viola mammola – Viola odorata

Tratti distintivi: Forma cuscinetti ai margini dei ­boschi e a diverse altitudini. ­Perciò, se in pianura è già sfiorita, in collina è ancora tempo di raccolta.

In cucina: Le foglie ancora arrotolate arricchiscono le insalate. I fiori sono decorativi e delicati.

L’idea: Servire i fiori sopra una mousse o terrina di verdure o con degli gnocchi di ricotta.

Sarà quella giusta: È meglio non cogliere le viole rare di montagna, le altre sono
commestibili.

Robinia – Robinia pseudoacacia

Tratti distintivi: È un nell’arbusto dai fiori bianchi, ma è invasivo: meno si propaga meglio è! La fioritura sarà tra poco e bisogna sbrigarsi, è breve.

In cucina: Si potrebbero mangiare baccelli cotti e foglie, ma val la pena concentrarsi sui fiori: crudi o cotti. Per il sapore dolciastro si sposano con i dessert.

L’idea: Inumidire i fiori passarli nello zucchero, servirli con mirtilli e lamponi. I più abili possono friggerli in pastella e accompagnarli con gelato alla vaniglia.

Sarà quella giusta: Una pianta simile, ma dai fiori ­gialli, è tossica: il maggiociondolo.

Piantaggine – Plantago major

Tratti distintivi: Si trova facilmente ai bordi di ­strade di campagna e sentieri. È da tagliare alla base con un coltellino.

In cucina: Le foglie giovani e tenere si consumano crude; quelle più mature si possono sbollentare e servire come spinaci, con olio e limone. Hanno un lieve retrogusto di funghi.

L’idea: Tagliarle fini, mescolarle a ricotta e noci e usarle come condimento per una pasta o come ripieno dei ravioli.

Sarà quella giusta: Anche le altre Plantaginacee sono commestibili.

Tarassaco – Taraxac  um officinale

Tratti distintivi: È comune nei prati e nei pascoli, si riconosce dai fiori gialli.

In cucina: Le foglie giovani e tenere si consumano crude; d’estate, quando son più dure si tagliano sottili come la cicoria e si aggiungono all’insalata. I boccioli si possono mangiare crudi e cotti.

L’idea: Rosolare i boccioli in olio d’oliva, sfumare vino bianco, un cucchiaino di sciroppo d’acero condire con sale e pepe. Servire insieme a formaggio stagionato.

Sarà quella giusta: Può essere confusa prima della fioritura con altre erbe della stessa famiglia, sono anch’esse commestibili.

«In to the wild» e l’erba tossica

La verità sulla morte di Alex Supertramp. Sono trascorsi quasi 30 anni da quando l’americano Christopher McCandless – alias Alexander Supertramp - è stato ritrovato senza vita. Il 24enne era scappato di casa per un’esperienza solitaria nella natura: in Alaska si è rifugiato in un vecchio bus abbandonato e ha vissuto per 3 mesi di erbe spontanee e cacciagione. Muore in agosto ed è ritrovato 19 giorni dopo; l’autopsia stabilisce il decesso per gravissima malnutrizione (da 63 kg è passato a circa 30). E invece… È stato un avvelenamento da patata selvatica, che causa una malattia neurologica con convulsioni, disturbi comportamentali, ecc. L’ha scoperto Jon Krakauer nel 2012 con un’inchiesta. Lo stesso giornalista e alpinista che ha pubblicato la storia di McCandless in un libro del 1973, dal quale è tratto il film «Into the wild», del 2007. 

Buone pratiche per la raccolta di erbe

  1. Munisciti di forbici, coltellino e cestino di vimini o sacchetto di stoffa. 

  2. Neofita: non fidarti di un’App per riconoscere le piante, ma piuttosto di un classico ­libro sulle erbe alpine!

  3. Raccogli in zone lontane da concimazioni e dal ­passaggio di persone, macchine o bestie.

  4. Keep calm: prendi meno del necessario, le piante devono potersi rigenerare.

  5. A casa, lava accuratamente le foglie e i fiori tranne i più delicati, si sciuperebbero.

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Per tartine alle erbe: Finn Crisp Original con segale,
fr. 2.35/200 g, nei punti vendita Coop.
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Alle erbe alpine: Formaggio grigionese bio Pro Montagna extra maturo, fr. 6.60 ca. 250 g, nei maggiori punti vendita Coop.
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Freschi dal terrazzo: Cestino di erbe aromatiche e fiori commestibili bio, fr. 21.95, da Coop edile+hobby.
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Cooperazione Weekend

Un'iniziativa nata dalla collaborazione di Cooperazione e 20 minuti, i due maggiori giornali della Svizzera, per lanciare un nuovo magazine di tendenza per l'inizio del fine settimana. «Cooperazione Weekend», disponibile da subito all'interno di 20 minuti, esce tutti i venerdì in tre lingue.