Gli appassionati di viaggi dovrebbero assicurarsi di essere ben informati sui documenti necessari per l’entrata negli altri Paesi.
Gli appassionati di viaggi dovrebbero assicurarsi di essere ben informati sui documenti necessari per l’entrata negli altri Paesi.

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Quali direttive sono in vigore per l’entrata nei diversi Paesi? Queste sono le domande che si pongono tanti appassionati di viaggi che non vedono l’ora di partire per le vacanze. Ecco le risposte più importanti.

La Svizzera è in piena febbre da vacanze. Quest’estate, molte persone potranno finalmente tornare a viaggiare all’estero e le destinazioni di mare sono le più gettonate. Ma la dolce attesa delle vacanze quest’anno è turbata dagli sviluppi attuali delle nuove varianti di coronavirus e dall’insicurezza legata alle direttive per l’entrata nei differenti Paesi. Lo dimostrano anche le numerose domande inviateci dai lettori di 20 minuti dopo l’intervista a Philippe Klaus, responsabile dell’assistenza alle persone presso TCS.

Il dottor Jean-Claude Ghaleb, Head of Medical Services presso TCS, risponde ora alle domande che ci sono state poste con maggiore frequenza:

Basta un ciclo vaccinale completo o è necessario un test per trascorrere le ferie all’estero? Ci sono differenze a seconda della destinazione?

Purtroppo la risposta a questa domanda varia per ogni destinazione. È impossibile dare una risposta unica ed è quindi importante informarsi bene prima di partire (cfr. infobox). Anche all’interno dell’Unione Europea, che dispone di regole parzialmente unificate, esistono eccezioni fondate sulla diffusione delle varianti, come l’attuale variante delta. 

Per la maggior parte delle destinazioni decade l’obbligo di quarantena se è stata effettuata la seconda vaccinazione almeno 15 giorni prima dell’ingresso nel Paese. In molti casi è tuttavia ancora richiesto un test PCR prima della partenza dalla Svizzera nonché all’arrivo nel Paese di destinazione.

In quali Paesi viene riconosciuto il certificato Covid svizzero?

Dal 12 luglio, i Paesi dell’Unione Europea riconoscono il certificato Covid svizzero e il codice QR del pass vaccinale svizzero (vaccinazione, guarigione, test negativo). La Svizzera da parte sue riconosce i pass dell’UE e dell’EFTA.

Attenzione: la maggior parte dei Paesi, tra cui anche molti Paesi europei (ad esempio Francia, Italia, Grecia, Bosnia, Croazia, Danimarca, Finlandia e Islanda), richiedono un termine di due settimane dopo la seconda dose di vaccino per evitare la quarantena e/o il test PCR all’arrivo. La Norvegia richiede una settimana mentre in Slovenia sono due settimane per il vaccino Pfizer e una per il vaccino Moderna.

Informatevi prima di partire!

Quello che vale oggi non è detto che valga domani: le restrizioni possono essere introdotte con preavvisi brevissimi. È quindi consigliato informarsi bene sui dettagli delle direttive più attuali in vigore nel Paese di destinazione anche poco prima della partenza. In particolare, le indicazioni che si trovano sui siti dell’UFSP e del DFAE sono fonti affidabili. Una panoramica completa della situazione attuale e sulle direttive per i viaggi è reperibile anche sul sito web del TCS. La carta mondiale interattiva della IATA mette inoltre a disposizione informazioni specifiche per ogni Paese.

Sono necessari ulteriori documenti per la partenza?

In determinati Paesi può essere richiesto un test PCR negativo prima dell’imbarco e/o nell’aeroporto di destinazione. Questo include anche le persone completamente vaccinate. Indipendentemente dal certificato Covid svizzero, molti Stati richiedono inoltre la compilazione di un formulario elettronico che fornisce informazioni in merito allo stato di salute e ai luoghi di soggiorno.

Posso farmi vaccinare poco prima della partenza?

Sì. Per sicurezza, è meglio assicurarsi di aver ricevuto la seconda dose di vaccino almeno due settimane prima della partenza per essere certi di poter approfittare delle formalità d’ingresso semplificate nel Paese di destinazione.

I bambini non vaccinati devono effettuare un test?
I bambini non vaccinati devono effettuare un test?

Quali sono le regole per i bambini non vaccinati?

In generale vale: i bambini con più di 12 anni devono effettuare un test PCR, che siano vaccinati o meno. Ci sono anche alcune eccezioni. In Europa il test non è necessario se entrambi i genitori sono vaccinati. Per contro, molte Nazioni richiedono un test già a partire dai 6 anni (Italia) o dai 5 anni (Corea del Sud). In Azerbaigian è richiesto già da 1 anno di età.

I testi PCR/antigenici sono coperti dalla cassa malati?

I test per il tempo libero non sono coperti dalla cassa malati. I test per i viaggi di lavoro sono a carico del datore di lavoro. I test effettuati all’estero a seguito di una quarantena causata dalla scoperta di un’infezione di coronavirus nel Paese di destinazione sono generalmente coperti dalla cassa malati tramite la Confederazione.

Protezione di viaggio annuale n. 1 in Svizzera

TCS vi aiuta anche per i viaggi. Grazie alla protezione di viaggio annuale n. 1 in Svizzera, TCS permette a oltre 700 000 cittadini svizzeri di viaggiare in tutta tranquillità anche all’estero. Grazie alla protezione completa, sarete pronti ad affrontare qualsiasi situazione: dalle domande sulla salute, alle emergenze, le panne all’estero, l’annullamento del viaggio e tanti altri imprevisti. Inclusa copertura per coronavirus. Affidatevi anche voi alla protezione viaggi di TCS.

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Questo contenuto è stato creato da Commercial Publishing in collaborazione con TCS Touring Club Svizzera. Commercial Publishing è l’unità di Content Marketing che produce contenuti commerciali su mandato di 20 Minuti e Tamedia.