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Monte Tamaro: dal 1972, 50 anni insieme

La storia continua: gli inverni degli anni 70 e 80

La Telecabina Monte Tamaro inaugurata nel 1972 diventa subito una meta sciistica per i ticinesi e gli italiani del nord. L’inverno domina e l’affluenza è talmente buona che nel gennaio del 1976 si vivono domeniche da record, dove si raggiungono addirittura i limiti di capacità. Se l’inverno esplode e trova un gran riscontro nella popolazione, la stagione estiva fatica a prendere piede. Le estati degli anni ’70 non sono infatti le più calde e i ticinesi scappano all’estero.

Inizialmente gli inverni sono ricchi di neve, nel 1977 all’Alpe Foppa ne arrivano addirittura 3 metri. Non potrebbe andare meglio di così, si pensa. Eppure, solo qualche anno dopo, di neve non ne arriva proprio e gli impianti rimangono chiusi. Fortunatamente è già di ritorno la stagione a seguire, dove la preoccupazione generale è che i visitatori, nel frattempo, si siano affezionati a un’altra stazione sciistica. Non è questo il caso: 62’934 persone visitano il Monte Tamaro nell’inverno 1981. Fin qui tutto bene, si ritorna alla normalità.

Pasqua sul Monte Tamaro

Il 1° aprile abbiamo inaugurato la nuova stagione al Monte Tamaro. La Pasqua è il primo appuntamento da non perdere con il Pranzo di Pasqua (su prenotazione) e la caccia alle uova per gli ospiti più giovani!

Purtroppo, però, gli anni seguenti sono sempre più segnati dalla mancanza di neve ed è assolutamente necessario trovare delle soluzioni o la stagione invernale non sarà più sostenibile. Perché non guardare come sta affrontando il problema la concorrenza oltralpe? Qui, infatti, hanno già trovato una soluzione al problema: la neve artificiale. Non ci sono dubbi, è la soluzione che si stava cercando. Ma vediamo di capire come funziona questo sistema innovativo: per creare la neve artificiale, è necessaria acqua. Sul Monte Tamaro di acqua non ce n’è in abbondanza. Come si potrebbe fare? Vengono effettuati studi, nascono progetti, tra cui quello di creare un lago artificiale nei pressi della stazione intermedia. Questo tipo di progetti, si sa, prendono tempo e devono seguire determinati iter burocratici. Cosa si può quindi fare nel frattempo? Rafforzare la stagione estiva! Viene dunque posata la prima statua sul Monte Tamaro, la scultura “Madonna con bambino” benedetta da Giovanni Paolo II in occasione della sua visita a Lugano. Che una statua possa fare la differenza e attirare più visitatori? Nei primi due anni il calcolo non sembra funzionare. Per fortuna allora che nella stagione 1987/88 torna l’inverno con la i maiuscola e al Monte Tamaro si registra una stagione da record. Per la prima volta nella storia dell’azienda di famiglia, si trasportano oltre 100'000 persone all’Alpe Foppa, 100'300 per l’esattezza. Ma la serenità dura poco, l’inverno che segue è catastrofico, gli impianti non aprono che a febbraio. Per la prima volta, la stagione estiva attira più visitatori di quella invernale.

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Questo contenuto realizzato per conto di Monte Tamaro è pubblicità e non fa parte del contenuto redazionale.