Ti proponiamo quattro discipline di rilassamento attivo da praticare all’aperto, per ritrovare il giusto equilibrio psico-fisico. Praticare all’aria aperta, infatti, migliora il nostro umore, ci fa riconnettere alla natura, ci permette di fare il pieno di vitamina D grazie ai raggi del sole e di migliorare ancora di più la nostra stabilità. Scegli un luogo lontano da traffico, rumori e altre fonti di disturbo, dove sentirti a tuo agio durante gli esercizi. Per esempio un parco, un bosco, la riva di un fiume o semplicemente in giardino o sul balcone di casa. La natura ti regalerà energia e pace, respira a pieni polmoni, concentrati e lasciati cullare dai suoni del tempo. Cosa aspetti? Tappettino, asciugamano, borraccia e… via! Ma se ti senti come una pecorella smarrita, puoi sempre aggregarti a un gregge o iscriverti a corsi o eventi organizzati all’aperto, dove praticare queste attività in gruppo.
Prende il nome dal suo inventore, il tedesco Joseph Pilates, che nella prima metà del ‘900 lo ha sviluppato per riabilitare reduci di guerra e allenare ballerini e atleti. Pilates era uno sportivo completo, che aveva praticato diverse attività per rafforzare la sua costituzione inizialmente gracile. Era diventato addirittura istruttore di autodifesa degli agenti di Scotland Yard. Emigrò negli USA quando il regime nazista manifestò interesse per le sue teorie sull’educazione fisica, elaborate studiando lo yoga e persino i movimenti degli animali. Fondendo le filosofie orientali con le esigenze occidentali, ha creato una preziosa disciplina che richiede concentrazione ma che dona consapevolezza del respiro e molti benefici tipici della ginnastica dolce. Il pilates è un sistema di allenamento che mira a raggiungere armonia fisica e mentale, a rafforzare il corpo e a modellarlo. Potenzia le capacità motorie, migliora la circolazione, riequilibra la muscolatura, mobilizza le articolazioni bloccate e scioglie le tensioni provocate da posture scorrette. Migliora l’elasticità e tonifica il corpo, soprattutto grazie alle tecniche di respirazione.
Lo yoga, in poche parole, è una “filosofia di vita”, nata in India più di 2000 anni fa. Ha l’obiettivo di aiutarci a equilibrare e armonizzare corpo, mente e spirito. Favorisce la coordinazione di tutte le funzioni organiche e il mantenimento di uno stato di salute ottimale. La parola yoga deriva dalla radice sanscrita yuj, che significa “unire” e che rappresenta anche l’unità o unicità. In termini spirituali questa unione viene descritta come l’unione della coscienza individuale con la coscienza universale, cioè provare a essere una cosa sola con la natura e l’universo. Ecco perché molte asana (posizioni) portano il nome di un animale o della natura. Creare con il corpo la figura di un albero o imitare l’aggraziata apertura alare di un uccello respirando al ritmo dei cicli delle maree, evoca un senso di armonia, di atemporalità e di connessione con l’universo. Il benessere viene perseguito attraverso la pratica di asana, pranayama (controllo del respiro), mudra (controllo dell’energia), bandha (chiusure energetiche), shatkarma (tecniche di purificazione) e meditazione. Il “saluto al sole” è l’esercizio ideale per ritrovare elasticità, avere un corpo tonico e una mente rilassata.
Il nome per esteso tai chi chuan significa “lotta della suprema essenza” ed è un’antica arte marziale cinese. Fa riferimento alla ricerca di armonia ed equilibrio tra yin e yang, ovvero le due energie opposte ma complementari. Secondo il pensiero cinese, formano il microcosmo dell’essere umano. Togliendo il chuan (lotta) dal tai chi, si privilegia il suo aspetto benefico, caratterizzato da movimenti lenti e precisi. L’esecuzione delle cosiddette “forme” richiede la massima concentrazione. Per questo viene chiamato “meditazione in movimento”. Lo scopo di questi esercizi è di creare un flusso continuo di movimenti, utilizzando tutte le parti del corpo in maniera sinergica e armoniosa, per coltivare non solo la forza fisica, ma soprattutto la forza energetica. È provato che la sua pratica costante e consapevole migliora la salute e rende l’organismo più resistente alle malattie. Non a caso il governo cinese ne incoraggia e diffonde la pratica già dagli anni ’50. Inoltre, dal 1999, l’ultimo sabato di aprile, si celebra la giornata mondiale del tai chi e del qi gong. Non perderti l’appuntamento!
Le radici del qi gong affondano in un passato lontanissimo. Si ritiene, infatti, che le origini di questa disciplina risalgano a più di 4000 anni fa. Nato dalla combinazione di conoscenze derivanti dalla medicina tradizionale, dalla filosofia e dalle arti marziali cinesi, prevede l’esecuzione di particolari e determinati movimenti in coordinazione con la respirazione e associati alla concentrazione mentale e a tecniche di meditazione. La parola qi significa energia, gong tecnica. Si potrebbe, pertanto, tradurre con la “tecnica dell’energia”. Dunque, il qi gong può essere inteso come la capacità e l’abilità di prendersi cura, coltivare, bilanciare, rafforzare e accrescere l’energia interna vitale qi – che scorre nei meridiani del nostro corpo – allo scopo di raggiungere un benessere a 360° che comprenda tanto il corpo quanto la mente e lo spirito. Qual’è la differenza tra tai chi e qi gong? Il primo aiuta a ritrovare la calma interiore nel movimento esteriore (rallentato). Mentre il secondo aiuta a trovare il movimento interno nella calma esteriore (più dinamico).
Un'iniziativa nata dalla collaborazione di Cooperazione e 20 minuti, i due maggiori giornali della Svizzera, per lanciare un nuovo magazine di tendenza per l'inizio del fine settimana. «Cooperazione Weekend», disponibile da subito all'interno di 20 minuti, esce tutti i venerdì in tre lingue.
