No, non ha nulla a che vedere con i dinosauri. E il pelapatate «Rex» è ben lungi dall’estinguersi. Questo utensile da cucina dalla forma ergonomica e dalla lama mobile fu inventato e brevettato nel 1947 dal grigionese Alfred Neweczerzal. Pare che l’idea gli sia venuta dopo aver penato a pelare le patate durante il servizio militare. Ancora oggi il «Rex» è il modello di pelapatate che si trova più spesso nei cassetti delle cucine svizzere.
Gli chef famosi consigliano sempre di tagliare l’aglio finemente con il coltello anziché spremerlo. Eppure in quanti usano lo spremiaglio?! È così pratico e semplice da usare: basta inserire lo spicchio con tanto di buccia e schiacciare. L’invenzione di Karl Zysset risale al 1948. Già meccanico per le biciclette, Zysset gestiva un negozio di cicli, ma poi si specializzò negli utensili da cucina con la sua ditta Zyliss SA. Altre belle invenzioni della stessa casa madre sono la centrifuga per l’insalata e il tritacipolle.
Correva l’anno 1943. Era il 16 aprile. Alla Sandoz il chimico basilese Albert Hofmann stava mettendo in ordine il suo laboratorio, quando improvvisamente si rese conto di essere fuori come una mina. Era entrato inavvertitamente in contatto con una sostanza sintetizzata quel giorno: la dietilamide dell’acido lisergico (LSD). Il lunedì successivo volle capire meglio e prese consapevolmente una dose di LSD, che si rivelò però essere eccessiva. Ne risultò un orribile “bad trip”. La Sandoz ne fece subito un farmaco impiegato in psicoterapia. Negli anni Sessanta, però, il movimento hippie scoprì l’LSD come droga allucinogena, il che portò a conseguenze dannose e così la sostanza venne vietata.
Una vita senza internet non è più immaginabile. Il tutto è cominciato nel 1969 con Arpanet, un precursore della rete odierna che si usava per le comunicazioni tra scienziati e pure nei servizi militari statunitensi. Nel 1990 si decise di rendere questa tecnologia accessibile al pubblico. Lo sviluppatore britannico Tim Berners-Lee chiamò la nuova rete World Wide Web (www) e il 6 agosto del 1991 pubblicò online il primissimo sito. E che c’entra la Svizzera? C’entra solo indirettamente, ma possiamo essere fieri del fatto che Berners- Lee avesse lavorato al suo progetto presso il CERN di Ginevra.
Nel 1950, l’inventore vodese Roger Perrinjaquet richiese di brevettare il suo «appareil ménager portatif» (utensile da cucina portatile). Chiamò il suo elettrodomestico rivoluzionario «Bamix», combinando i verbi francesi battre (sbattere) e mixer (miscelare). L’aggeggio è in effetti molto polivalente: una vera e propria macchina da cucina portatile. Hummus, zuppe & Co. sono pronte in poco tempo anche grazie a uno svizzero.
Nel 1934 Adolph Rickenbacher, un immigrato basilese, presentò insieme al collega statunitense nonché chitarrista George Beauchamp la prima chitarra elettrica prodotta in serie: la «Frying Pan». Il marchio Rickenbacker (la «ch» dell’ultima sillaba divenne «ck» per facilitare la pronuncia del nome negli USA) ebbe immenso successo fra le rock star degli anni Sessanta: i Beatles e i Who adoravano le chitarre e i bassi prodotti da questa ditta a tutt’oggi famosissima.
All’hamburger preferisci di gran lunga il cheeseburger? Allora puoi dire grazie a Walter Gerber, il produttore di formaggi di Thun che nei suoi viaggi all’estero aveva notato che l’emmental spesso si guastava durante il trasporto verso paesi lontani. Dopo numerosi tentativi, nel 1913 gli riuscì la produzione di un formaggio trasportabile su lunghe distanze anche senza refrigerazione. Oggi garantire la catena del freddo solitamente non è un problema, ma molta gente si è talmente abituata ai formaggini Gerber e alle pratiche sottilette per il toast o per il cheeseburger, che non vi rinuncerebbe più.
Whitcomb Judson detestava doversi allacciare tutti i giorni gli stivali. Per questo elaborò un meccanismo di chiusura alternativo ai lacci e lo fece brevettare nel 1893. Tuttavia, questo primo modello americano di cerniera lampo non funzionava benissimo. Quindi, insieme al suo partner Lewis Walker, Judson fondò un’azienda per migliorare il brevetto, ma fu un fallimento. E allora chi l’ha inventata la chiusura zip che conosciamo? Il giurista sangallese Martin Winterhalter! Nel 1923 acquistò il brevetto e lo modificò per arrivare al meccanismo soddisfacente che usiamo ancora oggi. Anche un altro tipo di chiusura è stato inventato da uno svizzero: George de Mestral, un ingegnere vodese, nel 1951 brevettò il velcro.
Era il 1900. In un ristorante di Parigi, il chimico zurighese Jacques Edwin Brandenberger vide un cameriere versare del vino rosso su una tovaglia bianca. Così gli venne l’idea di creare una tovaglia che non si sporcasse. Prese dei tessuti e in laboratorio li rivestì di una pellicola di cellulosa ottenuta a partire dalla viscosa. Purtroppo ne risultarono tele troppo rigide e la pellicola tendeva a staccarsi. Continuando a lavorarci senza grande successo, nel 1912 ottenne però il cellofan. Tra l’altro, anche il foglio di alluminio è un’invenzione svizzera, brevettata nel 1905 dall’argoviese Heinrich Alfred Gautschi.
Un'iniziativa nata dalla collaborazione di Cooperazione e 20 minuti, i due maggiori giornali della Svizzera, per lanciare un nuovo magazine di tendenza per l'inizio del fine settimana. «Cooperazione Weekend», disponibile all'interno di 20 minuti, esce tutti i venerdì in tre lingue.
