Cooperazione Weekend

Game of Crowns

Hai mai letto quelle riviste piene di pettegolezzi sulle famiglie reali? Qui puoi leggere alcune curiosità sulle grandi dinastie europee che forse non sapevi.

Danimarca

La storia della più antica monarchia europea risale ai tempi dei vichinghi. Aroldo «Dente Azzurro» unificò la Danimarca nel 935 e 35 anni dopo si pigliò anche la Norvegia. Ma più tardi la famiglia reale danese si infiltrò un po’ ovunque: Cristiano IX, salito al trono nel 1863, fu soprannominato «Suocero d’Europa» per la sua abile politica matrimoniale. Una delle figlie finì sposa del sovrano britannico, un’altra dello zar di tutte le Russie, una del principe di Hannover. Dei figli maschi, uno divenne re dei greci, mentre il più giovane sposò una principessa franco-svedese. Il nipote, Cristiano X, rischiò però di rovinare tutto immischiandosi in politica. Questo suo comportamento, inaccettabile in una monarchia parlamentare, gli costò caro. Poiché suo figlio, ­Federico IX, non ebbe figli maschi, il Parlamento cambiò la legge permettendo l’accesso al trono a una donna. E così, dal 1972 la corona viene portata da Margherita II. Dopo di lei la successione non sarà certo in pericolo: suo figlio Federico (attuale erede al trono) ha ben 4 figli col titolo di altezze reali, mentre il figlio più giovane, Joachim, ne ha altri 2. Curiosità: le loro mogli si chiamano rispettivamente Mary e Marie.

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The Crown: Corona di metallo, 3 × 2,5 cm, fr. 2.95, nei punti vendita jumbo selezionati e su jumbo.ch.

Spagna

Quando Colombo arrivò in America nel 1492, la Spagna era una delle monarchie più influenti. L’imperatore Carlo V d’Asburgo (che in quanto re di Spagna si chiamava Carlo I) regnò in un periodo di grande splendore. L’ultimo Asburgo di Spagna fu Carlo II, che salì al trono nel 1665, all’età di soli 4 anni. Non fu un sovrano molto amato e morì nel 1701 senza eredi, scatenando così le brame delle altre casate europee. L’ebbero vinta i Borboni di Francia, che occupano il trono ancora oggi. Ma è stata una storia movimentata: vari re hanno dovuto abdicare o andare in esilio, per esempio quando scoppiò la guerra civile poi vinta dal generale Franco. Dopo 16 anni senza monarchia, nel 1947 la ­Spagna ridivenne un regno, ma privo di re, perché Franco si autonominò reggente. Incoronato dopo la morte del dittatore, il gio­vane Juan Carlos I traghettò il paese verso la democrazia, rendendo la Spagna una monarchia parlamentare. Tuttavia la sua reputazione si è guastata a causa di vari scandali e del suo criticatissimo hobby della caccia grossa. Nel 2014 ha abdicato in favore del figlio Filippo VI.

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Palazzo reale: Grande castello delle principesse di Playmobil, fr. 169.–, da Coop City.

Regno Unito

La famiglia reale più famosa di tutte in realtà è molto meno ­british di quanto si possa credere. Quella britannica è una monarchia molto antica, ma partendo dalla dinastia Tudor possiamo menzionare personaggi famosi come Enrico VIII ed Elisabetta I, la quale regnò dal 1558 dopo aver fatto condannare e giustiziare la sua rivale Maria Stuarda, di cui era cugina. Elisabetta, la «Regina vergine», morì nel 1603 e la corona finì sul capo di… Giacomo I, il figlio di Maria Stuarda! Poi, nel 1714, con la scusa che secondo l’Act of Settlement i sovrani dovevano essere di fede protestante, si accaparrò il trono la casata tedesca degli Hannover con ­Giorgio I. Anche Giorgio V, re dal 1851, era di stirpe tedesca: veniva dal casato di Sassonia-Coburgo-Gotha. Ma con la Prima guerra mondiale queste origini cominciarono a essere malviste e così la famiglia fu rinominata Windsor. Dopo Giorgio salì al trono Edoardo VIII, che abdicò quasi subito a favore del fratello ­Giorgio VI, perché si era innamorato di un’americana non aristo­cratica e per giunta divorziata. E poi, nel 1952, ecco Elisabetta II, che ha regnato per 70 anni e ci ha lasciati lo scorso settembre. Raccogliere il suo testimone non deve essere facile: vedremo come se la caverà Carlo III.

Paesi Bassi

Sai perché le nazionali olandesi indossano la maglia arancione? Il colore si riferisce alla famiglia reale, che appartiene al casato di Orange-Nassau. Sorto nel XV secolo attraverso l’unione del Principato francese d’Orange e della Contea tedesca di Nassau, vari secoli dopo, nel 1815, divenne la dinastia del trono dei Paesi Bassi. Tra lotte di potere, scontri sanguinosi e ribellioni fu comunque una strada tutta in salita. La prima donna a venire incoronata fu la regina Guglielmina nel 1890 e da allora le donne non hanno più mollato le redini per un bel po’: dopo ­Guglielmina è stata la volta di sua figlia Giuliana e poi della figlia di lei, ­Beatrice. Solo dal 2013 c’è di nuovo un maschio sul trono: Guglielmo ­Alessandro. Altre donne però si stanno affacciando all’orizzonte, dato che il re e la sua consorte Maxima hanno avuto 3 figlie. Curiosità: pare che con il suo patrimonio multimiliardario la famiglia reale dei Paesi Bassi sia la più ricca d’Europa!

Svezia

Il regno di Svezia fu fondato nell’anno 1000, ma nel 1389 passò sotto la sovranità della corona danese. L’indipendenza fu recuperata solo nel 1521 e poco dopo, nel 1523, fu proclamato re ­Gustavo I Vasa. Tra l’altro i cracker Wasa si chiamano così proprio in suo onore. La dinastia regnò felice per molti anni, finché nel 1792 l’allora re Gustavo III morì vittima di un attentato. Suo zio divenne re Carlo XIII, ma siccome rimase senza eredi dopo la morte del figlio in un incidente, adottò Jean Baptiste ­Bernadotte, un maresciallo di Napoleone. Così, nel 1818 fu incoronato re di Svezia un francese col nome di Carlo XIV Giovanni. I ­Bernadotte sono rimasti sul trono fino a oggi. Nel 1980 si decise che era ora di dare finalmente le pari opportunità alle donne, per cui l’attuale erede è la principessa Vittoria, primogenita di re Carlo XVI Gustavo.

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Un'iniziativa nata dalla collaborazione di Cooperazione e 20 minuti, i due maggiori giornali della Svizzera, per lanciare un nuovo magazine di tendenza per l'inizio del fine settimana. «Cooperazione Weekend», disponibile all'interno di 20 minuti, esce tutti i venerdì in tre lingue.