Gnam...panini appena sfornati! Il solo vederli o annusarne il profumo infonde un senso di felicità. Ma anche i ricordi associati a una determinata pietanza, come la raclette di quando siamo andati a sciare o l’arrosto della domenica della nostra infanzia, evocano in noi una sensazione di benessere.
Alla base del nostro benessere ci sono vitamine e sali minerali. Il corpo ha bisogno di queste e molte altre sostanze nutritive per produrre gli ormoni della felicità. Tra i neurotrasmettitori più noti di questa categoria figurano la serotonina, la dopamina e l’endorfina, che agiscono come una droga sulla nostra psiche e, di conseguenza, sulle nostre emozioni.
Ma il nostro organismo non è in grado di produrre da solo tutti i nutrienti responsabili degli ormoni della felicità, pertanto dobbiamo introdurli attraverso l’alimentazione nelle giuste quantità. Questo è possibile solo seguendo una dieta varia e bilanciata.
Per il nostro equilibrio psichico abbiamo bisogno di quasi tutte le vitamine del gruppo B, acidi grassi omega-3, magnesio, ferro, calcio, iodio, cromo, potassio, selenio e l’aminoacido triptofano. Ne sono particolarmente ricchi questi alimenti:
legumi, come lenticchie e fagioli (ferro)
formaggio (calcio)
pesce (iodio)
pane integrale (cromo)
albicocche (potassio)
funghi (selenio)
carne di manzo, pollame, uova, anacardi, cioccolato fondente, fichi (triptofano)
peperoncino (capsaicina)
zenzero (gingerolo)
mandorle, sesamo, semi di girasole, semi di zucca, legumi, cereali (magnesio)
olio di colza, trancio di salmone, carne di animali allevati al pascolo (acidi grassi omega-3)
carne, pesce, uova, latticini, legumi e prodotti integrali (vitamine del gruppo B)
Il cibo e le emozioni sono strettamente collegati. Stati d’animo negativi come dispiaceri, noia o stress incidono molto sulle abitudini alimentari. Infatti, mangiare regala una piacevole sensazione. Il nostro cervello è programmato perché sia effettivamente così. Molte persone, quindi, mangiano anche per elaborare le sensazioni complesse. Questa fame «emotiva» diventa nociva nel momento in cui si trasforma in un’abitudine. Si tratta infatti di un comportamento che può favorire l’obesità. Mentre il problema di fondo rimane irrisolto.
Anche in caso di stress sul posto di lavoro, la tentazione di ricorrere ad alimenti come cioccolato o patatine per compensare il nervosismo è molto forte. Ma un’alimentazione corretta aiuta a rimanere concentrati e produttivi.
Quali sono gli alimenti che esercitano un’azione calmante? O che forniscono una carica di energia? E quali esercizi di rilassamento aiutano contro lo stress? Scopri di più in questi articoli del blog.
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