Testo: Phuong Lam-Tran / Illustrazione: Dieter Stock / Foto: Shutterstock
Originari delle Ande, hanno un aspetto un po’ esotico: il musetto buffo e la testa arruffata, li rendono simpatici e adorabili, impossibile non innamorarsene. Gli alpaca, come i lama, sono dei camelidi pacifici e socievoli, amano vivere in gregge, ma sono anche timorosi. I suoni acuti e i movimenti bruschi li spaventano, inoltre, non amano molto che li si tocchi troppo. È vero che sputano, ma in genere solo tra di loro, ad esempio per risolvere conflitti di rango all’interno del gregge. Gerarchia che va rispettata sempre, anche durante la camminata, che sarà lenta e rilassante. Bisognerà infatti seguire il loro passo e adattarsi al loro incedere pacato.
Hai sempre sognato di cavalcare le dune del deserto sul dorso di un dromedario o di un cammello e goderti scenari da mille e una notte? Ovviamente da noi non c’è il deserto, in compenso trovi delle vere oasi in mezzo al verde – e non sono un miraggio! Comunque, lo sfizio di trotterellare tra le gobbe del cammello non te lo toglie nessuno. Anche accompagnare a piedi una carovana di camelidi tra pascoli e colline è suggestivo. Questi animali sono mansueti e calmi, così anche il loro andamento che ti “obbliga” a rallentare: è una specie di terapia antistress.
Ti piace il Far West e vorresti vivere un’avventura da rodeo? Allora il trekking con le mucche è quello che fa per te. Che sia camminare fianco a fianco o in groppa, sarà un’esperienza indimenticabile. Dopo una breve introduzione in cui si entra a contatto con l’animale, inizia il tour tra campi, fiumi e boschi. I bovini da trekking sono addestrati, ma devono anche avere delle predisposizioni naturali adatte al compito: docili, corna in avanti, corporatura massiccia e non ossuta, garrese non appuntito e nessuna esperienza stressante in passato. Insomma: mucca felice, trekking felice.
Il trekking a cavallo può essere praticato sia da fantini esperti che da principianti. Quindi, è anche per chi da sempre desidera provare quest’emozione ma ha qualche timore dell’amico a 4 zoccoli. Andare a cavallo porta innumerevoli benefici per il corpo e la mente: favorisce l’autostima, tonifica i muscoli e tanto altro; vantaggi che anche l’ippoterapia riconosce. Basta salire in sella e la prospettiva cambia, ci si sente più grandi e forti. Anche a piedi, avanzare al fianco del maestoso quadrupede ha effetto positivo. Ma se anche questo è troppo per te, puoi iniziare in piccolo... con un pony o un asinello, ad esempio.
Immergiti nel meraviglioso mondo di Heidi e Peter, porta a pascolare le caprette come fanno i pastori. Le capre si divertono molto a camminare con le persone, sono curiose, vivaci ma anche cocciute e, con i loro salti e l’allegro belìo, sanno come “intrattenere” gli escursionisti. In realtà, il capra-trekking fa parte della storia remota dell’uomo. Gli antenati neolitici hanno potuto spostarsi verso nuove terre grazie alla capra, una compagna che ovunque trova qualcosa di commestibile e che si adatta facilmente a qualsiasi habitat.
Condurre uno yak alla cavezza è molto di più di un’escursione: è un’esperienza unica. Questi buoi dal pelo folto e lungo provengono originariamente dal Tibet, dove sono considerati animali sacri. A differenza delle razze bovine nostrane, gli yak sono più leggeri e agili, motivo per cui è più facile condurli. Di carattere schivo, fiero, resistente, ma anche dotato di molta saggezza e forza, lo yak è un animale molto silenzioso, raramente si sente il suo verso, che assomiglia un po’ a quello del maiale.
Cooperazione e 20 minuti, i due più grandi quotidiani svizzeri uniscono le forze per accompagnare i lettori nel fine settimana con una rivista di tendenza. «Cooperazione Weekend» viene pubblicato ogni venerdì in tre lingue online e al centro del giornale 20 minuti. La responsabilità dei contenuti (parole, immagini) e dei link esterni è della Cooperativa Coop.
