Cooperazione Weekend

I più grandi enigmi dell’umanità

Ci sono scoperte archeologiche che nascondono grandi segreti… Andiamo a esplorare i misteri irrisolti di alcune antiche civiltà.

Testo: Tatiana Tissot, Illustrazione: Dieter Stocker, Foto: Alamy

Egitto: le piramidi di Giza

Ci sono varie teorie, più o meno tirate per i capelli, sulle piramidi costruite in Egitto all’incirca 4500 anni fa. La tecnica di costruzione di queste tombe faraoniche rimane avvolta nel mistero, cosa che dimostra quanto fossero abili gli ingegneri di un tempo: gli scienziati non credono alla teoria dell’intervento degli alieni. Questo mese, nella piramide di Cheope è stato scoperto un corridoio segreto. Nel 2017, degli archeologi vi hanno invece trovato un’immensa camera nascosta. Insomma, di segreti da decifrare ne restano molti! Ma non è solo in Egitto che le piramidi celano misteri. Sempre nel 2017, sotto alla piramide della Luna del sito archeologico di Teotihuacan, in Messico, è stata scoperta una galleria.

Isola di Pasqua: le statue moai

In mezzo all’Oceano Pacifico, su un lembo di terra più piccolo dell’isola d’Elba, si trovano delle impressionanti statue colossali di pietra. Chiamate moai, rappresentano una testa e un torso, sono alte circa 4 metri e pesano intorno alle 14 tonnellate ciascuna. Si suppone che il popolo Rapa Nui, di origine polinesiana, ne avesse erette ben 900, tra il X e il XVI secolo. Come? E perché? Sono domande senza risposta. Forse servivano a onorare gli antenati, o gli dei. Ma come mai poi l’isola si è spopolata? I ricercatori avanzano l’ipotesi di una catastrofe ecologica provocata dal disboscamento intensivo, che avrebbe scombussolato l’ecosistema. C’è però anche chi attribuisce una certa responsabilità agli esploratori europei giunti nel 1722.

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Regno Unito: Stonehenge

All’alba, il sito di Stonehenge, vicino alla cittadina di Salisbury, ha un aspetto abbastanza misterioso… Calendario astronomico, luogo di culto o di sepoltura? Non si sa. I megaliti di circa 4 metri di altezza per un peso di 25 tonnellate vengono dal Galles. Come hanno fatto i nostri antenati neolitici a trasportarli per 250 km? E perché farlo? Anche questo è un mistero. E attenzione agli anacronismi: il sito è stato costruito 4500 anni fa, ben prima dei celti! Un altro aspetto impressionante è che il cromlech (circolo di pietre) è allineato sull’asse del sole durante i solstizi d’estate e d’inverno. Stonehenge e le sue leggende affascinano da sempre, ma esistono altri siti simili, come quello di Carnac, in Bretagna, con i suoi 3000 menhir altrettanto enigmatici.

Perù: le linee di Nazca

I primi piloti ad aver sorvolato il sito di Nazca, in Perù, sono rimasti sbigottiti: sul suolo di questo deserto di altitudine sono state tracciate 70 figure di animali e piante, 300 forme geometriche e oltre 800 linee rette (alcune di quasi 50 km). Questi geoglifi sono stati realizzati tra il 500 a.C. e il 500 d.C., spostando pietre e terra, e sono rimasti intatti fino a oggi. Ma chi glielo ha fatto fare agli abitanti del luogo di creare disegni visibili solo dal cielo in un’epoca in cui non esistevano gli aerei? Ci sono varie teorie. Forse le linee avevano delle funzioni astronomiche o di calendario. Oppure si trattava di opere rituali per chiedere agli dei un buon raccolto. Ma c’è anche chi crede ci sia di mezzo lo zampino degli extraterrestri...

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Europa centrale: manoscritto Voynich

Immagina un documento medievale delle dimensioni di un libro tascabile, scritto in una lingua e con un alfabeto sconosciuti. Il manoscritto Voynich e la sua scritta tondeggiante rimangono un enigma. Secondo gli specialisti di crittografia ci sarebbe dietro un messaggio in codice. Il testo rimane indecifrabile, ma le illustrazioni danno qualche vago indizio. Sono rappresentati castelli, draghi, piante, pianeti, figure nude e simboli astronomici, il tutto con inchiostro verde, marrone, giallo, blu e rosso. Conservato all’Università di Yale (USA), il manoscritto risale al XV secolo e proviene dall’Europa centrale. Gli scienziati stanno tentando di decifrarlo grazie all’aiuto dell’intelligenza artificiale, ma per ora senza risultati.

Francia: pitture rupestri

Meglio di un romanzo! La grotta di Lascaux, nel Sudovest della Francia, è stata scoperta da 4 adolescenti nel 1940, durante l’occupazione tedesca. Le sue pareti sono ricoperte di arte paleolitica, in particolare immagini di animali che impressionano per la loro qualità. Si stima che risalgano a più di 17.000 anni or sono! In Francia si può visitare una replica della famosa grotta, dato che quella vera non è accessibile. In ogni caso gli specialisti continuano a porsi numerose domande sull’arte rupestre: aveva uno scopo puramente estetico, di espressione creativa? Oppure gli animali raffigurati avevano una funzione totemica? O forse c’è un legame con antiche religioni sciamaniche o altri riti? Una risposta definitiva non si è ancora trovata!

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Atlantide & isole perdute

Utopia o tragedia antica? Da secoli Atlantide affascina gli esploratori e gli storici. Secondo un testo di Platone, ad Atlantide viveva un popolo estremamente evoluto, ma poi una catastrofe – forse uno tsunami – ha fatto sparire il continente dalla faccia della Terra. Questa civiltà perduta ha nutrito la fantasia di molti. Alcuni ricercatori la situano vicino all’odierna Spagna, ma di tracce non ce ne sono. Ci sono poi avventurieri che cercano indizi nelle città scomparse in giro per il mondo. A partire dal XIX secolo, degli scrittori hanno anche suggerito il mito del continente perduto di Mu. Una cosa però è certa: con i cambiamenti climatici in corso, un destino simile potrebbe toccare a isole ben più reali, che rischiano di scomparire dalle mappe.

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Cooperazione Weekend

Cooperazione e 20 minuti, i due più grandi quotidiani svizzeri uniscono le forze per accompagnare i lettori nel fine settimana con una rivista di tendenza. «Cooperazione Weekend» viene pubblicato ogni venerdì in tre lingue online e al centro del giornale 20 minuti. La responsabilità dei contenuti (parole, immagini) e dei link esterni è della Cooperativa Coop.