Testo: Fabian Kern, Illustrazione: Dieter Stocker, Foto: Alamy/Shutterstock
L’ospite cinematografico più fedele della Svizzera è l’agente 007: sono già state girate ben 5 scene di film recitati da 4 James Bond diversi. A cominciare da Sean Connery, che in «Missione Goldfinger» (1964) sfreccia a bordo della sua Aston Martin sul Passo della Furka e nel tunnel del Sempione. Segue «Al servizio segreto di Sua Maestà» (1969), l’unico episodio con George Lazensby, girato quasi interamente nell’Oberland bernese. Il quartier generale del malvagio Blofeld (Telly Savalas) è sullo Schilthorn, che nel film si chiama Piz Gloria. Poi, 2 episodi con Roger Mooresul Bernina, in Alta Engadina: «La spia che mi amava» (1997) e «Bersaglio mobile» (1985), con memorabili scene d’inseguimento sugli sci. L’ultimo in ordine cronologico è stato Pierce Brosnan in «GoldenEye» (1995), con il famoso bungee jumping dalla diga della Verzasca, che da allora attira nugoli di turisti.
James Bond non è stato l’unico ad apprezzare la bellezza delle nostre Alpi. Nel thriller «Assassinio sull’Eiger» (1975), la parete nord della famosa montagna ha rubato la scena a Clint Eastwood. Una parte delle riprese è stata fatta negli USA, ma i momenti più impressionanti hanno come scenario la Kleine Scheidegg e l’Eiger. 3 decenni dopo, il paesaggio intorno a Grindelwald è diventato il mondo di una galassia lontana: Alderaan, il pianeta della principessa Padmé (Natalie Portman) in «Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith» (2005). Il Gruppo del Churfirsten, tra il lago di Walenstadt e il Toggenburgo, ha invece fatto da sfondo a una scena mozzafiato di «Point Break» (2015): una banda di criminali amanti degli sport estremi si butta da uno strapiombo in tuta alare volando pericolosamente tra rocce e gole.
Forse Matt Damon finirà per superare James Bond per numero di recitazioni in Svizzera. La prima volta è stata con «The Bourne Identity» (2002) in cui, nella parte di Jason Bourne, si mette sulle tracce della propria identità a Zurigo. Le riprese della fuga dall’ambasciata americana, compresa l’arditissima discesa lungo la parete esterna dell’edificio, sono davvero state girate nella città sulla Limmat. Filmare sulla Banhofstrasse sarebbe invece stato troppo caro, per cui si è optato per Praga, e infatti il tram che si vede non è quello zurighese. Dopo un rapido passaggio all’hotel President Wilson di Ginevra in «Syriana» (2005), Matt Damon torna a Zurigo in «The Informant!» (2009), dove attraversa l’ampio ponte che lo conduce al Municipio. 2 anni dopo, è a Ginevra per il thriller pandemico «Contagion» (2011), in cui svolge un ruolo importante la sede dell’OMS.
In Svizzera i turisti sono attratti dalle montagne, ma anche dalle nostre città. Idem per i registi, seppure con una scelta diversa riguardo alle città. Se Lucerna è la più fotografata dai turisti, al cinema appaiono invece soprattutto Ginevra e Zurigo. Oltre che nei film con Matt Damon (vedi sopra), i 2 maggiori centri urbani del paese fanno da sfondo anche in «Angeli e demoni» (2009), adattamento dell’omonimo best seller di Dan Brown, e in «Millennium – Uomini che odiano le donne» (2011), tratto dal giallo di successo di Stieg Larsson. Nel primo, Tom Hanks recita la parte di Robert Langdon al CERN, nel secondo Daniel Craig (ma non nei panni di 007!) visita il Grand Hotel Dolder. Anche la capitale svizzera è già apparsa sul grande schermo: all’inizio di «Iron Man 3» (2013) si vede rapidamente l’edificio di Palazzo federale.
Quale scena di «Sherlock Holmes – Gioco di ombre» (2011) è stata girata in Svizzera? Verrebbe da rispondere: quella finale alle cascate di Reichenbach nella Kandertal. Sbagliato! La lotta tra Robert Downey Jr., cioè Sherlock Holmes, e il professor Moriarty è stata filmata fuori dalla Svizzera. In Svizzera, presso Triengen (Lucerna), è invece stata filmata la scena in treno, che nella storia si svolge in Inghilterra! Il motivo c’è: i binari della ferrovia Sursee-Triengen hanno uno scartamento uguale a quello delle vecchie locomotive a vapore. Per questo, l’altrimenti modesta Surental, è ricercata dalle produzioni cinematografiche in cui devono apparire treni storici. È stato il caso anche per «Assassinio sull'Orient Express» (2017), l’adattamento di Kenneth Branagh del famoso romanzo di Agatha Christie. E certamente altri film seguiranno.
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