Testo: Chantal Herger / Foto: Getty Images
Fare la spesa comporta sempre una lunga serie di decisioni. A stabilire cosa finisce nel nostro carrello non sono solo le nostre “voglie”, ma anche i valori in cui crediamo. Acquisti prodotti regionali e stagionali o sei un amante dei marchi bio?
Siamo sempre più curiosi di sapere come e in quali condizioni vengono fabbricati e trasportati determinati prodotti. Le banane, il pesce o il caffè possono ad esempio incidere pesantemente sulla stabilità sociale e ambientale di alcuni paesi condizionando la vita e l’ecosistema di chi li produce. Pensiamo ad esempio alle pessime condizioni di lavoro, alla corruzione o, nel caso dell’ambiente, alla deforestazione e alla perdita di biodiversità.
A questo punto entrano in gioco le aziende, che sono pienamente consapevoli delle loro responsabilità nel commercio globale e se le assumono, Coop in primis. La parola chiave è: due diligence, ossia obbligo di diligenza. Esso prevede che le aziende identifichino i fattori di rischio dei prodotti problematici e li rendano noti.
A tal scopo Coop ha lanciato una mappa del mondo digitale (vedi sotto). Seleziona una categoria di prodotto o un paese e scopri i rischi a esso associati e con quali misure contrastarli.
Seleziona un prodotto e scopri i rischi e le misure ad esso associati.
Cooperazione e 20 minuti, i due più grandi quotidiani svizzeri uniscono le forze per accompagnare i lettori nel fine settimana con una rivista di tendenza. «Cooperazione Weekend» viene pubblicato ogni venerdì in tre lingue online e al centro del giornale 20 minuti. La responsabilità dei contenuti (parole, immagini) e dei link esterni è della Cooperativa Coop.