Testo: Phuong Lam-Tran / Illustrazione: Jihyun Lee / Foto:Alamy
«Corri Forrest, corri!», e correre è ciò che a Forrest Gump (Tom Hanks) riesce meglio. Così, riceve in regalo dalla sua amata Jenny: “le scarpe da corsa più comode di sempre”, che non si toglierà più. Poi Jenny sparisce e lui, con il cuore infranto e alla ricerca di un senso nella vita, inizia a correre, in giro per gli States, peroltre 3 anni. Guadagnandosi ammiratori e seguaci. All’improvviso si ferma e torna a casa perché “un po’ stanchino”: una scena degna di 6 Oscar. Disegnateoriginariamente nel 1968, le Cortez (da Hernàn Cortès, conquistatore spagnolo) hanno fatto il loro debutto ufficiale durante le Olimpiadi di Monaco nel 1972. Furono presentate come le migliori per i migliori maratoneti del mondo.
¨Sigourney Weaver, nei panni dell’eroica Ellen Ripley, è la prima donna protagonista assoluta di un film di fantascienza.E non di uno qualsiasi, ma di «Alien». Nel film, lei e altri membri della crew, portano delle scarpe bianche alte, spaziali ed esclusive, ispirate alle Converse Chuck Taylor All Star, scarpe leggendarie dal 1917. Nel sequel del 1986 «Aliens – Scontro finale» saranno gli scarponcini futuristici Reebok Alien Stompers a seguire i passi di Ripley.
Film cult, scarpe cult. Le sneakers e la tuta gialla che l’agguerrita Uma Thurman (la Sposa) indossava in «Kill Bill» erano ispirate all’outfit leggendario di Bruce Lee ne «L’ultimo combattimento di Chen» (1978). Film che Quentin Tarantino ha omaggiato nel suo capolavoro basato su una storia di vendetta spietata e sanguinosa. Le Onitsuka Tiger Mexico 66 furono progettate per maratoneti e lanciate sul mercato nel 1966, due anni prima dei giochi Olimpici in Messico.
Il film inizia con Mark Renton (Ewan McGregor) che cerca di sfuggire alla polizia con ai piedi le Samba rosse. La scelta non è casuale, Mark e i suoi amici sono fanatici del football e in quegli anni erano le calzature preferite da chi frequentava gli stadi d’Oltremanica. Questo dettaglio ha reso il look dei personaggi, un concentrato di iconografie anni ‘90, ancora più credibile. Le Samba sono tra le sneakers più famose del brand tedesco.
Il film, prodotto in tecnica mista, è il più celebre in assoluto tra i titoli cinematografici sul basket. Merito del leggendario Micheal Jordan, che interpretava sé stesso, saltellando con le mitiche scarpe nere. Anche queste sono state ideate dal famoso designer Hatfield (la mente geniale dietro Nike e Jordan). Le Jordan sono tra le più amate dagli sneakerhead (maniaci) di tutto il mondo. Tanto da farne un film: «Air – La storia del grande salto», con Ben Affleck e Matt Damon, uscito al cinema qualche settimana fa.
Marty McFly (Micheal J. Fox) viene catapultato nel futuro e si ritrova in mano delle sneaker ultra moderne e fantascientifiche, autoallaccianti e con tanto di luci a led. Wow, una scena che resta nel cuore degli appassionati di sneakers e del film stesso. Create apposta per il film da Tinker Hatfield, le Nike MAG (Magnetic Anti-Gravity) sono ora realtà. Nel 2015, in occasione dei 30 anni del 1° film e della data d’arrivo nel futuro di Marty, la Nike realizzò una tiratura limitata delle MAG. Annunciando che la tecnologia autoallacciante sarà sviluppata ulteriormente nei prossimi anni. Chissà cosa ci proporranno in futuro?
Il cacciatore di replicanti, interpretato da Harrison Ford, rincorre le sue vittime con indosso delle scarpe total black, che ben si adattano al mondo cyberpunk del film di fantascienza. Lanciate sul mercato nel 1971, queste sneakers prendono il nome dalla leggenda del tennis statunitense Stan Smith e si caratterizzano per il design pulito e minimalista. Insomma, un classico intramontabile dell’Adidas.
In realtà, il film di Spike Lee, appassionato delle sneakers e della sneakers culture – se le mette anche agli Oscar! – è una sfilata di sneakers firmate Nike. Ma le vere star sono le Air Jordan 4, che godono di un primo piano e per qualche minuto si parla solo di loro. Nella scena, le Jordan, nuove di zecca, vengono calpestate e sporcate. Nel mondo degli sneakerhead è considerato un gesto di mancanza totale di rispetto. E Lee voleva sottolineare l’importanza di un bel paio di sneaker da mantenere “intatte” il più a lungo possibile.
Cooperazione e 20 minuti, i due più grandi quotidiani svizzeri uniscono le forze per accompagnare i lettori nel fine settimana con una rivista di tendenza. «Cooperazione Weekend» viene pubblicato ogni venerdì in tre lingue online e al centro del giornale 20 minuti. La responsabilità dei contenuti (parole, immagini) e dei link esterni è della Cooperativa Coop.