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Procreazione assistita: infertilità maschile o femminile?

Intervista alla Dr.ssa Marina Bellavia, Direttore Sanitario di Next Fertility ProCrea di Lugano

Sono diverse domande che passano nella mente di una coppia che si appresta a intraprendere un percorso in una clinica di fertilità. Ecco le risposte ai quesiti più frequenti e attuali, come il rimborso da parte della Lamal, sapere quando è il momento di rivolgersi a degli esperti del campo e conoscere quali sono le nuove frontiere della tecnologia per avere dei figli col proprio corredo genetico senza ricorrere a un donatore.

Quante coppie presentano una diagnosi di infertilità?

Il 15% delle coppie in età fertile presentano una diagnosi di infertilità.

Perché si fa ricorso alle terapie della procreazione medicalmente assistita (PMA)?

Le terapie della PMA consentono di aumentare le possibilità di concepire se si presenta una diagnosi di infertilità femminile, maschile o mista.

Questo tipo di terapie sono rimborsate dalle casse malati o sono a carico della coppia?

In Svizzera le terapie della procreazione medicalmente assistita si dividono in terapie rimborsate dalla Lamal, come le stimolazioni ormonali per le inseminazioni intrauterine (IUI) o i rapporti mirati, e terapie non rimborsate come la fecondazione in vitro (FIV o ICSI). Tale regola vale sia nei centri pubblici che privati.

Se i risultati degli accertamenti sulla coppia lo consentono, si inizia sempre con le terapie più semplici come i rapporti mirati o le IUI.

Da cosa dipende il successo di queste terapie?

Sicuramente dalle cause alla base dell’infertilità e dall’età dei pazienti. Per aumentare le possibilità di riuscita è fondamentale un approccio diagnostico e terapeutico mirato e basato sulla medicina dell’evidenza. Bisogna assolutamente evitare esami inutili, che non hanno nessuna evidenza scientifica e che inoltre aumenterebbero solo i costi per i pazienti. Inoltre, è importante che il centro di PMA, come ad esempio Procrea che gestisce molti pazienti sia svizzeri che da tutta Europa, abbia una casistica ed esperienza tali da permettere di risolvere anche i casi più difficili o quelli dove apparentemente sembra tutto normale, ma in realtà esistono fattori nascosti che ostacolano la gravidanza o l’evoluzione della stessa. Per ultimo non bisogna dimenticare il partner maschile perché troppo spesso il fattore maschile è ignorato o non gestito correttamente.

Quando bisogna rivolgersi ad uno specialista della PMA per aumentare le possibilità di diventare genitori?

Bisogna rivolgersi agli specialisti in medicina della riproduzione dopo 1 anno di tentativi infruttuosi se la donna ha meno di 35 anni o dopo 6 mesi se invece ha più di 35 anni. Ugualmente non bisogna attendere se si è a conoscenza di avere una patologia come l’endometriosi, l’ovaio policistico, un’ostruzione delle tube o un problema maschile noto. In quest’ultimo caso una consulenza andrologica è fondamentale.

Quando è opportuna una consulenza andrologica?

Potrei rispondere "quasi sempre", dato che un fattore maschile è l'unica causa di un terzo delle infertilità di coppia e la concausa di un altro terzo delle stesse. Tests funzionali, che definiamo di "secondo livello" e che da noi sono routine, vengono attualmente eseguiti sul liquido seminale da meno di un quarto dei Centri di Infertilità, e la Letteratura dimostra che un loro risultato patologico, presente addirittura in circa un quinto degli esami seminali che risultano normali all'esame tradizionale, può costituire un elemento prognostico pesantemente negativo al raggiungimento di una gravidanza anche ricorrendo alla PMA.

È ancora molto diffusa l'inseminazione da donatore?

Discretamente, ma meno di quindici anni fa. Tuttora è usata come trattamento di quelle coppie in cui l'uomo è azoospermico, cioè senza spermatozoi nel liquido seminale, in modo incurabile.

Fortunatamente oggi, anche nelle forme più frequenti e severe di azoospermia, quelle non-ostruttive, in poco più della metà di questi pazienti è possibile recuperare da un testicolo con una tecnica microchirurgica, la Microtese, spermatozoi da usare in PMA, permettendo a questi uomini di avere un figlio geneticamente proprio. In Procrea opera uno dei massimi esperti internazionali in questo campo, il Dr. Giovanni M. Colpi, e grazie alla sua esperienza e alle innovazioni introdotte, mediante questo intervento in Day Hospital, senza alcuna complicanza e virtualmente indolore, stiamo da oltre tre anni permettendo a numerosissime coppie, già disperate e molte delle quali reduci da incredibili vie crucis, di riuscire ad avere finalmente almeno un figlio.

Ci sono delle novità in questo campo della medicina?

Assolutamente si. Molto importante è un approccio integrato con altre specialità mediche perché l’apparato genitale femminile e maschile sono correlati alla corretta funzionalità di altri organi come ad esempio l’intestino. Le disbiosi, cioè le alterazioni della flora batterica, sono correlate ad uno stato infiammatorio che altera la qualità degli ovociti e degli spermatozoi. Pertanto è molto importante una visione diagnostica e terapeutica a 360 gradi che consente di migliorare non solo i tassi di riuscita per diventare genitori, ma il benessere stesso dei pazienti.

Queste sono solo alcune delle domande più frequenti che una coppia si pone al momento della decisione di farsi aiutare quando una tanto desiderata gravidanza non arriva. Nel corso dell’anno la clinica Next Fertility propone diversi incontri dove si possono avere maggiori informazioni e ascoltare le testimonianze delle persone che hanno già intrapreso con successo questo percorso.
Inoltre la clinica propone vari servizi aggiuntivi, tra cui l’agopuntura, le consulenze genetiche, il carrier test e il matching genetico e le consulenze per la nutrizione.

Prenotare un primo colloquio: https://nextfertilityprocrea.ch/prenotazione/

Altre informazioni: https://nextfertilityprocrea.ch/contatti/

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Questo contenuto realizzato per conto di Procrea, è pubblicità e non fa parte del contenuto redazionale.

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